Tecnologie e interventi per l’assistenza sul territorio
Ultimo incontro dei Seminari di Psicogeriatria con Marco Trabucchi, Presidente AIP, e Giampaolo Armellin, Responsabile Ricerca e Innovazione CBA
Si è concluso ieri, 15 dicembre, il ciclo di Seminari di Psicogeriatria che ha visto la collaborazione tra l’Associazione Italiana di Psicogeriatria e CBA. In quest’ultimo incontro si è svolta una conversazione tra Giampaolo Armellin, Responsabile Ricerca e Innovazione CBA, il dott. Claudio Vampini e il prof. Marco Trabucchi, rispettivamente referente scientifico dei Seminari e Presidente di AIP, sul tema delle nuove tecnologie per migliorare l’assistenza all’anziano fragile nel territorio.
Giampaolo Armellin ha spiegato che per consentire ai servizi di monitorare e coordinare la presa in carico dell’assistito, una piattaforma digitale dovrebbe avere almeno queste caratteristiche:
- favorire l’attivazione dei servizi e la loro cooperazione
- rendere disponibili le informazioni socio sanitarie raccolte ai soggetti autorizzati (nel rispetto del GDPR)
- mettere in rete non solo i servizi istituzionali, ma valorizzare anche il setting domiciliare sul territorio (es. volontariato, caregiver)
- attivare soluzioni che consentano a pazienti e familiari di raccogliere dati (es. parametri vitali) a domicilio o in mobilità, in modo da ottenere il coinvolgimento dei caregiver informali (badanti) nel processo di cura
- favorire l’aderenza ai percorsi individuati e verificare gli scostamenti
- attivare touch-point multicanale per le famiglie e i pazienti (es. punti di accesso alle reti di servizi) con prenotazione di analisi, indagini diagnostiche e visite (e-health)
- raccogliere la customer satisfaction e gli indicatori di processo e risultato
- interfacciarsi con i sistemi informativi regionali e nazionali.
Sono stati poi individuati alcuni interventi più rilevanti e urgenti per poter guardare al futuro con ottimismo in questo campo:
- la facilitazione di accesso da parte dei cittadini (pazienti, familiari, caregiver) ai servizi della sanità digitale
- l’introduzione dei temi legati alle tecnologie digitali nei corsi di laurea, formazione e aggiornamento continuo per i professionisti
- l’adozione di un codice-linguaggio standard per il dato sanitario digitale (HL7 FHIR)
- il ruolo di dispositivo medico del software, come riconosciuto dal regolamento europeo MDR 745/2017
- la cyber-sicurezza: l’introduzione di sistemi di identificazione digitale (es. SPID) sarebbe un importante elementi abilitante per la diffusione di procedimenti digitali nell’ambito sanitario e sociosanitario.
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