Tecnologie e interventi per l’assistenza sul territorio

Ultimo incontro dei Seminari di Psicogeriatria con Marco Trabucchi, Presidente AIP, e Giampaolo Armellin, Responsabile Ricerca e Innovazione CBA

NEWS pubblicata il 16 Dicembre 2021

Si è concluso ieri, 15 dicembre, il ciclo di Seminari di Psicogeriatria che ha visto la collaborazione tra l’Associazione Italiana di Psicogeriatria e CBA. In quest’ultimo incontro si è svolta una conversazione tra Giampaolo Armellin, Responsabile Ricerca e Innovazione CBA, il dott. Claudio Vampini e il prof. Marco Trabucchi, rispettivamente referente scientifico dei Seminari e Presidente di AIP, sul tema delle nuove tecnologie per migliorare l’assistenza all’anziano fragile nel territorio.

Giampaolo Armellin ha spiegato che per consentire ai servizi di monitorare e coordinare la presa in carico dell’assistito, una piattaforma digitale dovrebbe avere almeno queste caratteristiche:

  • favorire l’attivazione dei servizi e la loro cooperazione
  • rendere disponibili le informazioni socio sanitarie raccolte ai soggetti autorizzati (nel rispetto del GDPR)
  • mettere in rete non solo i servizi istituzionali, ma valorizzare anche il setting domiciliare sul territorio (es. volontariato, caregiver)
  • attivare soluzioni che consentano a pazienti e familiari di raccogliere dati (es. parametri vitali) a domicilio o in mobilità, in modo da ottenere il coinvolgimento dei caregiver informali (badanti) nel processo di cura
  • favorire l’aderenza ai percorsi individuati e verificare gli scostamenti
  • attivare touch-point multicanale per le famiglie e i pazienti (es. punti di accesso alle reti di servizi) con prenotazione di analisi, indagini diagnostiche e visite (e-health)
  • raccogliere la customer satisfaction e gli indicatori di processo e risultato
  • interfacciarsi con i sistemi informativi regionali e nazionali.

Sono stati poi individuati alcuni interventi più rilevanti e urgenti per poter guardare al futuro con ottimismo in questo campo:

  • la facilitazione di accesso da parte dei cittadini (pazienti, familiari, caregiver) ai servizi della sanità digitale
  • l’introduzione dei temi legati alle tecnologie digitali nei corsi di laurea, formazione e aggiornamento continuo per i professionisti
  • l’adozione di un codice-linguaggio standard per il dato sanitario digitale (HL7 FHIR)
  • il ruolo di dispositivo medico del software, come riconosciuto dal regolamento europeo MDR 745/2017
  • la cyber-sicurezza: l’introduzione di sistemi di identificazione digitale (es. SPID) sarebbe un importante elementi abilitante per la diffusione di procedimenti digitali nell’ambito sanitario e sociosanitario.

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