La tecnologia a supporto degli infermieri per la somministrazione dei farmaci
Nuove sfide e soluzioni per un sistema in evoluzione
Le fragilità del sistema socio sanitario sono emerse più violentemente dopo la pandemia in uno scenario comunque già problematico.
La crescente complessità dell’utenza nelle RSA è stata evidenziata anche dal recente Rapporto Cergas, che conferma un cambiamento dell’utenza che si affida alle strutture socio sanitarie: nelle RSA (o strutture equivalenti) si trovano oggi per lo più pazienti che richiedono un’elevata intensità assistenziale e sono in grado di svolgere attività molto limitate. A questo cambio di utenza corrisponde una variazione del lavoro da parte dei professionisti, a cui è richiesto di prestare un’assistenza più di tipo ospedaliero.
In questo contesto la gestione delle terapie assume un ruolo centrale per la corretta presa in carico e cura del paziente anziano all’interno delle strutture socio sanitarie. Il personale delle RSA si trova a gestire una grande mole di farmaci diversi tra loro, se ne può dedurre la quantità pensando che uno studio AIFA ha rilevato che l’11% della popolazione anziana, pari a più di 1,3 milioni di individui, assume più di 10 farmaci al giorno. Le attività legate alla preparazione e somministrazione della terapia sono responsabilità del personale infermieristico, che oggi più che mai deve affrontare un enorme carico di lavoro aggiuntivo. Il rischio, causato anche dalla fuga del personale qualificato dalle RSA, è quello di dover ridurre il tempo dedicato alla cura degli ospiti.
L’introduzione di soluzioni automatizzate per la gestione delle terapie potrebbe sollevare il personale infermieristico dai passaggi manuali di questa incombenza, dedicandoli alla qualità della cura, elemento non sostituibile con le tecnologie. Nelle case di riposo dove vengono utilizzati questi sistemi, che integrano software con processi robotizzati, è stato dimostrato un efficientamento e una riduzione dei tempi importantissima, si parla di oltre 1200 ore all’anno in una struttura di 100 ospiti.
Inoltre, il rischio di errore in terapia si riduce da una media pari al 23% nelle fasi di prescrizione, preparazione e somministrazione allo 0,38%, deresponsabilizzando il personale infermieristico e mettendo in luce le loro effettive professionalità. Le analisi sull’errore umano non si riferiscono soltanto alle capacità dell’operatore, ma riguardano l’organizzazione del sistema nel suo complesso. Il controllo sull’esatta corrispondenza tra assistito e terapia, ultimo step del processo, riduce gli errori più comuni che avvengono proprio in questa fase. Esistono evidenze che la somministrazione con tecnologia bar code può ridurre gli incidenti di somministrazione del 65-86% (Johnson et al., 2002).
Innegabile è anche il risparmio, stimato in decine di migliaia di euro all’anno, che registrano le RSA che hanno una migliore gestione e controllo dell’approvvigionamento dei farmaci. La gestione informatizzata permette la centralizzazione di magazzino e farmacia, con conseguente maggior monitoraggio e verifica delle scorte.
L’introduzione di sistemi informatici e tecnologici è inoltre sollecitato nelle Raccomandazioni del Ministero della Salute nr. 7-12-18-19 in tema di governo clinico e sicurezza delle cure.
Scopri i plus di un sistema che rende veloce e sicura la filiera del farmaco, con dati a confronto dall’esperienza diretta di coloro che utilizzano la soluzione e dalle analisi di Risk Manager in sanità.
Si parlerà di questi temi e di molti altri nel webinar gratuito “Rendere sicura e veloce la filiera del farmaco” in programma il 27 maggio dalle ore 16.30 alle 18.00. Un’occasione per scoprire i plus di un sistema che rende veloce e sicura la filiera del farmaco nelle RSA, con dati a confronto dall’esperienza diretta di coloro che utilizzano la soluzione e dalle analisi di Risk Manager in sanità.
Tra i relatori:
Annalisa Pennini, PhD Scienze Infermieristiche e Sanità pubblica – Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Cristiano Pelati, Risk Manager, Direttore della UOS Ospedale Azienda Ulss5 Polesana
Francesco Facci, Direttore Fondazione Santa Tecla, Este (PD)
Monica Pedrotti, Coordinatrice servizi sanitari APSP S. Spirito – Fondazione Montel, Pergine (TN)
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